Digital Law Special Interest Group
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Ciclo di dialoghi a tesi forti e stile libero
European Sales Law in the 21st Century
L’obbligazione. Struttura e fonti
Summer School Advanced EU Competition Law & Economics
COMPARATIVE LAW IN THE PRACTICE OF EUROPEAN SUPRANATIONAL COURTS. A PEOPLE’S HISTORY OF LIVING IN MULTILAYER LEGAL SYSTEMS
Harmonizing Digital Contract Law – The Impact of EU Directives 2019/770 and 2019/771 and the Regulation of Online Platforms
“I poteri privati” delle piattaforme e le nuove frontiere della privacy
Gli studi di diritto comparato oggi
Un ponte tra i pareri scientifici: Mario Losano e la tensione interdisciplinare della formazione universitaria
I rapporti tra Stato e Regioni nella pandemia e le prospettive dello Stato regionale
METODOLOGÍA DE LA COMPARACIÓN JURÍDICA
Presentazione del volume Comparative Contract Law. An Introduction di Ermanno Calzolaio
Identità e cittadinanza: la grande naturalizzazione brasiliana
Ad appena un mese dalla scomparsa del suo Maestro Rodolfo Sacco, se n’è andato Gabriele Crespi Reghizzi, un altro dei padri fondatori dell’AIDC. Nato nel 1941 e laureatosi a Milano nel 1963, Gabriele Crespi Reghizzi ben presto si avvia allo studio del diritto sovietico con un taglio gius-realista che penetra a fondo nella realtà socio-economica dell’URSS nascosta dietro la cortina di ferro. La sua monografia del 1969 sull’ Impresa nel diritto sovietico aprirà la strada ad un fecondo filone di studi comparatistici in Italia e all’estero capaci di aggirare le nebbie ideologiche e rappresentare la effettività di un sistema giuridico. Esemplare il suo Il cittadino Kirill Krapivin e la legge. 44 casi di diritto sovietico (1983). Il tema dell’impresa resterà fino all’ultimo al centro della sua attenzione. E’ del 2020 il suo Diritto commerciale russo (curato con V.F. Popondopulo). Ma già negli anni ’70 Gabriele Crespi Reghizzi volge il suo sguardo acuto verso il grande vicino amico/nemico dell’Unione Sovietica, la Repubblica Popolare Cinese. Impara il cinese, ed è in grado di decrittare gli elementi giuridici di importazione – in quegli anni dall’URSS – ma anche le profonde differenze. Quando la Cina, progressivamente, si aprirà all’Occidente Gabriele Crespi Reghizzi saprà individuare gli elementi di continuità millenaria e quelli di svolta, avviando anche qui una scuola di studiosi di livello internazionale. Gabriele Crespi Reghizzi, apprezzato avvocato ed arbitratore, ha sempre coltivato con passione i rapporti accademici e con le nuove generazioni. Da sempre di ruolo nell’Università di Pavia, dopo il pensionamento ha mantenuto vivo fino all’anno scorso il suo impegno didattico in un corso presso l’Università di San Pietroburgo. L’AIDC cui tanto ha dato lo piange e si unisce al dolore della moglie Maria, dei figli Martina e Andrea e dei suoi tanti allievi.
Gabriele Crespi Reghizzi, dopo una improvvisa ricaduta della malattia contro cui combatteva da tempo, si è spento sabato 23 aprile 2022, quando aveva da poco superato gli 80 anni di una vita intensa e avventurosa. Laureatosi in Giurisprudenza cum laude presso l’Università Statale di Milano (1963) iniziò lo studio del diritto comparato e in particolare del diritto “socialista” sotto la guida del suo Maestro, Mario Rotondi che gli aveva assegnato come argomento per la tesi di laurea lo studio dell’impresa nel diritto sovietico. Subito dopo la laurea ottenne il Diploma in Economic Law presso la Facoltà di Giurisprudenza della Lomonosov University of Moscow (1965) ed un LL.M. presso l’ Harvard Law School (1966). Rientrato in Italia venne incaricato dell’insegnamento del diritto dei Paesi socialisti presso l’Università di Pavia conseguendo poi la libera docenza. Dal 1975 al 1980 è stato titolare della cattedra di Diritto Civile dei Paesi socialisti presso l’Università di Pavia e professore incaricato di Diritto degli Stati socialisti nell’Università di Milano. Profondo conoscitore del diritto commerciale internazionale, materia che insegnò a Pavia, svolse anche un’intensa e apprezzata attività come arbitro accreditato presso numerosi centri nazionali e internazionali. La sua esperienza con il diritto sovietico, agevolata dalla conoscenza della lingua russa, lo portò, anche per la sua innata curiosità e la sua attività di addetto culturale italiano, a interessarsi della Cina e dell’India e dei loro sistemi giuridici. Gabriele Crespi è stato tra i fondatori dell’Associazione Italiana di Diritto Comparato, e, grazie anche allo standing internazionale di cui godeva, socio dell’Accademia Internazionale di Diritto Comparato, membro corrispondente dell’Istituto Internazionale per l’Unificazione del Diritto Privato (UNIDROIT), socio vitalizio dell’Indian Council of Arbitration, dell’India International Centre e dell‘Himalaian Club. I suoi lavori e le sue ricerche si sono concretizzate in una vasta attività pubblicistica continuata fino a qualche tempo fa, quando colpito nel corpo ma non nella mente sempre attiva e lucidissima, pubblicò il manuale sul Diritto Commerciale Russo. Fin qui il ricordo dell’opera accademica di Gabriele Crespi. Voglio però aggiungere il mio personale ed affettuoso ricordo dell’uomo. Ho conosciuto Gabriele nel lontano 1977 quando iniziavo ad interessarmi al diritto comparato sotto la guida di Giovanni Criscuoli. Gabriele era venuto a Palermo con sua moglie Maria e io ero stato incaricato di condurlo in Facoltà e predisporre il necessario per una serie di seminari che avrebbe tenuto. Mi aspettavo il classico professore distante e algido ed invece Gabriele mi conquistò subito con la sua simpatia, la sua fantastica verve e la sua conoscenza di mondi “fascinosi e lontani”. Mi “impose” il tu e non mi fece mai pesare la differenza di status, anzi. Da allora diventammo amici. Gabriele mi è stato sempre vicino, prodigo di consigli, di giuste critiche e di incoraggiamenti, come un vero Maestro deve fare. Voglio ricordarlo così come l’abbiamo conosciuto mia moglie ed io, magrissimo e vivacissimo, sorridente e felice insieme a sua moglie Maria, dopo una nuotata nel mare di Mondello. Grazie Gabriele per quello che mi e ci hai dato: adesso tocca a me augurarti cime sempre più alte.
Antonello Miranda
Rodolfo Sacco (21 novembre 1923 – 21 marzo 2022) è stato il padre della comparazione giuridica italiana. Fondatore dell’Associazione Italiana di Diritto Comparato, voce insostituibile e indimenticabile del Diritto Civile, resterà nel cuore di tutti non solo per la sua impareggiabile scienza, e il suo straordinario genio, ma anche per la sua immensa umanità.
P.G. Monateri
Riproduciamo l’intervista al prof. Sica pubblicata da Diritto, Mercato, Tecnologia il 25.3.2022